Come
devono accompagnare la crescita dei loro bambini?
Diffondendo
questo blog tra gli altri genitori.
Pretendendo la Filosofia tra bambini nell’ora alternativa.
Pretendendo la Filosofia tra bambini nell’ora alternativa.
Sono
del 1936. Di genitori meridionali, sono nato nelle Marche. Quando
avevo un anno ci siamo trasferiti in
Veneto dove ho vissuto la maggior parte della mia vita, tranne sette
anni in collegio in Ciociaria e, da sposato, otto anni a Roma e tre
in Inghilterra. Da quasi quaranta anni sono fisso a Padova.
All’Università
di Padova ho studiato Fisica, ho fatto anche la tesi, ma non gli
ultimi quattro esami e non mi sono laureato. Del resto ci avevo messo
sette anni a fare il liceo scientifico, con pessimi insegnanti
(noiosissimi e conformisti, all’epoca gli insegnanti bravi andavano
al classico), perché mi rifiutavo di studiare la grammatica e la
sintassi latine e francesi. Sapevo che “spero, promitto e iuro
vogliono l’infinito futuro”, il professore lo ripeteva
continuamente, ma non avevo idea di cosa fosse questo infinito futuro
e non mi preoccupavo di saperlo. Sapevo che bijou, genou e altre
parole francesi che non ricordo, erano eccezioni di qualche regola
che non ricordavo mai.
Mi
interessavano solo le materie scientifiche, storia e geografia. Era
un atteggiamento infantile, ma non avevo adulti di riferimento in
gamba con cui confrontarmi.
Da
studente universitario ho fatto per un anno il tecnico del
laboratorio di fisica e successivamente ho insegnato matematica per
due anni nel biennio di un istituto tecnico per ragionieri; mi era
piaciuto moltissimo e dedicavo molto tempo a preparare le lezioni.
Da
grande ho fatto l’editore di testi universitari. Poi per otto anni
ho fatto, a tempo pieno, il segretario nazionale dell’Uaar.
Nel
1964 mi sono sposato in municipio, assenti i nostri relativi
familiari, ma con molti amici. Il celebrante non era il sindaco
democristiano, ma un assessore monarchico molto sbrigativo e seccato,
che non ci ha neanche fatto gli auguri e se ne è andato senza
salutarci, mentre gli amici facevano chiasso e lo “applaudivano”.
Sono
significative le statistiche ufficiali dell’anagrafe di Padova: Nel
1964 ci siamo sposati in municipio in 22 coppie, solo l’1,2% dei
1912 matrimoni registrati. Inoltre dei 3994 bambini nati in
quell’anno, 62 erano figli di coppie non sposate, l’1.6% del
totale. Mentre nel 2013 si sono sposati in municipio il 60,4% delle
coppie e i bambini nati da coppie non sposate sono stati il 30,8% del
totale. Un progresso
irreversibile.
Per
il matrimonio abbiamo comprato una sola fede, che voleva mia moglie.
Io
sono contrario ai gioielli, soprattutto se d’oro e se simbolici.
Quando due anni dopo mi sono messo a cercare un appartamento da
affittare a Roma per la mia famiglia mi sono subito accorto che dire
di avere una moglie e un figlio senza la fede al dito suscitava
perplessità. Ho dovuto usare la fede di mia moglie che per fortuna
mi andava bene. Che tempi talebani. La compagna di Fausto Coppi,
qualche anno prima, era finita in prigione per adulterio!
— Nel
1995 ho organizzato lo sbattezzo.
Ho scritto al presidente della Corte costituzionale di togliere il
crocifisso dall’aula delle udienze pubbliche. Non mi ha risposto.
L’anno seguente ho chiesto al suo successore di mettere accanto al
crocifisso il simbolo dell’Uaar (su rame smaltato, che gli ho
inviato). Non mi ha risposto. Qualche anno dopo il presidente di
turno, cattolico, lo ha fatto togliere e adesso non c’è più.
— Nel
2000 ho
organizzato la partecipazione al Word Gay Pride 2000 di Roma con
buona visibilità per l’associazione.
— Nel
2001 ho
organizzato la prima delle Settimane Anticoncordatarie a
Campo dei fiori a Roma, vicino alla statua di Giordano Bruno, dal 10
al 17 febbraio di ogni anno.
— Nel
2006 ho
organizzato il Premio Brian
alla mostra cinematografica di Venezia, che continua ad essere
assegnato ogni anno.
— Nel
2003 ho organizzato i primi Darwin Day Uaar,
una
giornata per la scienza,
nelle
principali città
italiane che sono ora una tradizione consolidata dell’associazione.
— Ho
promosso la richiesta in diverse città della sala del commiato.
— Sono
andato tre volte in Parlamento per audizioni
parlamentari
su cremazione e sulla legge per la libertà religiosa.
— Ho
promosso diverse azioni giuridiche in difesa della laicità.
— Il
23 luglio 2002 ho fatto un lungo
intervento
in
un importante convegno internazionale a Roma sull’eutanasia
organizzato da Citttadinanzattiva. Al di fuori del mio intervento ho
attaccato duramente l’allora presidente dei giuristi cattolici che
aveva assimilato l’eutanasia allo sterminio nazista di ebrei,
zingari e handicappati. Evidentemente non aveva altri argomenti
validi per opporsi.
— Ho
fatto domanda al Ministero del lavoro e della previdenza sociale per
far diventare l’Uaar una Associazione di Promozione Sociale (APS).
Lo siamo diventati dopo anni di lunghe e difficili trattative con i
funzionari del ministero.
— Sono
stato invitato a parlare in una dozzina di scuole medie superiori,
che è una delle cose che ricordo con più piacere della mia
segreteria.
— Negli
otto anni del mio mandato i soci sono passati da 250 a 2500.
Non
più segretario, ho partecipato attivamente alle campagne bus e ho organizzato due campi estivi in cui i ragazzi partecipanti
dovevano fare (anche) discussioni filosofiche sulla religione e
l’ateismo, come avviene nei paesi anglosassoni. Vedi camp quest
e questo video di presentazione:
Senza fare pubblicità e senza successo. Ora
ci riprovo con questo blog.
Ho scritto un mio testamento biologico, copiando quello che apprezzavo dai tanti testamenti in internet. Prima di ogni ricovero ospedaliero (tre negli ultimi due anni) l’ho sempre consegnato ai medici che lo allegavano alla cartella clinica.
Ho scritto un mio testamento biologico, copiando quello che apprezzavo dai tanti testamenti in internet. Prima di ogni ricovero ospedaliero (tre negli ultimi due anni) l’ho sempre consegnato ai medici che lo allegavano alla cartella clinica.
Se
qualcuno volesse altre notizie su di me o vedere qualche filmato di
miei interventi, può cercare <giorgio villella>
nel
sito dell’Uaar oppure in youtube/uaar.it.
Per
esempio niente funerale
e questo video di contestazione al vescovo di Padova: